Cosa è successo oggi con Mt. Gox e il declino di Bitcoin?
Mt. Gox, un tempo il più grande exchange di Bitcoin, fu fondato nel 2010 ma fallì nel 2014 dopo che un massiccio attacco informatico causò la perdita di circa 850,000 Bitcoin. Questo evento ebbe un impatto significativo sul mercato delle criptovalute e portò a un calo della fiducia negli exchange di asset digitali.
Al suo apice, Mt. Gox rappresentava circa il 70% di tutte le transazioni Bitcoin nel 2013, diventando un bersaglio privilegiato per gli hacker. Nel febbraio 2014, l'exchange ha sospeso le contrattazioni, chiuso il sito web e presentato istanza di fallimento, rivelando che i Bitcoin rubati erano probabilmente spariti per sempre.
Facciamo un salto in avanti fino a oggi: il fiduciario di Mt. Gox ha iniziato a trasferire Bitcoin su exchange come Kraken e Coinbase, suscitando timori di vendite tra trader, venditori allo scoperto e investitori a breve termine. Sebbene Bitcoin fosse rimasto relativamente stabile negli ultimi mesi, oggi è sceso leggermente sotto i 57,000 dollari, prima di riprendersi.
Gli asset, inclusi Bitcoin e Bitcoin Cash, vengono distribuiti ai clienti interessati, con pagamenti previsti entro il 15 luglio 2024. Gli analisti prevedono che Bitcoin potrebbe riprendersi dopo che la pressione di vendita si sarà attenuata alla fine di luglio 2024, sebbene Bitcoin Cash potrebbe subire un calo più significativo.
Come sono stati gestiti il recupero e la riabilitazione di BTC?
Il processo di recupero è stato lungo e complesso, durato oltre un decennio. Nel 2018, circa 200,000 Bitcoin sono stati trovati in un vecchio portafoglio digitale, contribuendo al rimborso dei beni ai creditori.
Il Tribunale distrettuale di Tokyo ha approvato un piano di riabilitazione civile per risarcire i creditori, che prevedeva la liquidazione dei Bitcoin recuperati e di altri beni. Di conseguenza, molti Bitcoin sono stati venduti diversi anni fa.
Intenzioni di vendere più Bitcoin?
Dati recenti di Arkham Intelligence suggeriscono che il governo tedesco sia stato coinvolto nella vendita di Bitcoin, spostandone un valore di oltre 175 milioni di dollari. Miguel More di Arkham ha dichiarato a CoinDesk che transazioni così ingenti potrebbero indicare un piano per la vendita delle criptovalute. Markus Jalmerot, co-fondatore di CryptoChipy, concorda e ritiene che, se l'obiettivo fosse stato quello di conservare i Bitcoin, questi sarebbero stati probabilmente trasferiti su cold wallet come Trezor o Ledger.
Il fiduciario ha adottato misure per ridurre l'impatto sul mercato evitando di cedere grandi quantità di Bitcoin in una sola volta. Al contrario, la distribuzione è stata scaglionata per mitigare il rischio di una massiccia svendita. I creditori attendono da anni di ricevere i loro pagamenti, che potrebbero essere in contanti, Bitcoin o Bitcoin Cash.
La potenziale liquidazione di quantità significative di Bitcoin potrebbe portare a notevoli fluttuazioni di mercato. Se molti creditori decidessero di vendere i propri Bitcoin contemporaneamente, ciò potrebbe esercitare una pressione al ribasso sui prezzi di Bitcoin e innescare una svendita.
CryptoChipy è sorpresa che Bitcoin non abbia registrato ulteriori ribassi negli ultimi tre mesi e ritiene che potrebbe esserci una leggera flessione prima dell'ultima fase rialzista. Tuttavia, prima di ulteriori cali dei prezzi, molti investitori, che sono anche giocatori d'azzardo, potrebbero rivolgersi ai casinò Bitcoin per avere la possibilità di giocare.
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